Querceta

Contrada La Lucertola

Colori: rosso/verde
Periodo Storico: 1400 - 1500

Cenni storici

Ripa trae il suo nome dalla posizione geografica che occupa sulla sponda più alta del fiume Versilia. È già ricordata nei documenti del 1300 con vari nomignoli corrispondenti ai luoghi circostanti. Servì spesso (come ricorda il Santini) d’alloggio alle milizie di passaggio. Le alture furono anche ottimi punti di osservazione verso la costa minacciata dai corsari. Nel 1533 vi transitarono la Duchessa d’Orleans e l’Ammiraglio Doria con un considerevole seguito di truppe. Dodici anni dopo fu la volta dei soldati spagnoli. Ad ogni passaggio,replika órák i signori dominanti costringevano la popolazione a dare ospitalità e viveri alle truppe. Dopo varie vicende, non tutte fortunate, Ripa divenne dimora preferita delle famiglie ricche di Seravezza, che venivano a trascorrervi l’inverno. Prima dell’eliminazione dei comunelli, il villaggio (riferisce ancora il Santini) si componeva di 42 famiglie e di 150 abitanti. L’ottima posizione pedemontana, al riparo dai venti freddi e quindi il clima mite, favorirono lo sviluppo di Ripa sino a farlo diventare paese autosufficiente ed attivo sia nel lavoro che nelle opere sociali.
Purtroppo, nel luglio del 1944 fu minato e completamente distrutto dalle truppe tedesche in ritirata. Rimase in piedi solamente una marginetta dedicata alla Madonna del Soccorso. La ricostruzione iniziò nel primo dopoguerra e dopo pochi anni Ripa tornò ad essere di nuovo un paese vivo ed attivo.

 

Fra leggenda e realtà

I romantici ricordano soprattutto il dolce amplesso di Laudomia e Lamberto, la coppa clandestina celebrata da Massimo D’Azeglio nel romanzo “Niccolò de’ Lapi”, ambientato a Seravezza ed in Versilia. Racconta D’Azeglio: gli innamorati “presero taciti il sentiero che lungo le rive ombrose della Versilia conduce verso Ripa. Giunsero dove la corrente, divisa in due rami, cinge un isoletta piena di salici, di pioppi e di nocciuoli” e la saziarono d’amore.

 

La Contrada oggi

Non a caso il simbolo di ripa è la lucertola. Durante la guerra e soprattutto dopo la totale distruzione del paese, quest’umile animaletto fu l’unico essere vivente rimasto fedele al luogo natio. Per questo motivo i ripaiotti lo hanno elevato a simbolo del proprio attaccamento al paese. La Lucertola, coi colori rosso e verde,rolex replika è stata una delle Contrade artefici dell’affermazione del Palio. Suoi i primi costumi storici che si rifanno all’epoca rinascimentale 1400-1500; sue alcune iniziative folcloristiche qualificanti quali la fondazione del complesso bandistico “La Rusticana” e l’allestimento del Gioco della Torre.

 

Contatti
Sito Web:  http://www.contradalalucertola.it

 


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