Querceta

Contrada La Madonnina

Colori: giallo/azzurro
Periodo Storico: 1350 - 1450

Cenni storici

Le vicende storiche della Madonnina dei Pagliai sono le stesse di Querceta. Del resto anche questa Contrada ha parte del proprio territorio nel centro abitato. Gli storici sono concordi nel ritenere che vicino ad essa sorgesse il Borgo di Brancagliano distrutto una prima volta dai lucchesi nel 1170 e poi definitivamente forse nel secolo XIII, durante le frequentissime guerre fra le città toscane.
Esso era situato (afferma il Santini) “in pianura sulla sponda destra del Versilia, a distanza di un quarto di miglio dal medesimo, precisamente sulla via Romea”. Quasi sicuramente dove oggi si trovano Ponterosso e la chiesa di San Bartolomeo. La chiesa, già conosciuta nel 1220 sarebbe stata ricostruita sulle rovine di quella più antica del Borgo di Brancagliano.
La Madonnina, attraversata così come Querceta dalla via Romea, situata a poche centinaia di metri da Brancagliano, fu quasi certamente influenzata dalle vicende dell’antico borgo e coinvolta nella sua totale distruzione. Ma la vita riprese quasi subito e segui di pari passo lo sviluppo di Querceta. Interessanti anche i riferimenti al passato romanico della località. La suddivisione agraria dei terreni in epoca romana consisteva nel tracciare un reticolo di linee equidistanti e riconoscibili in strade, canali, fossi e muri. Ebbene (come ricorda Leopoldo Belli nel saggio “aspetti della colonizzazione romana in Versilia”, “resti di muri e cumuli di sassi”, indicativi di un cardine della centuriazione, “sono rilevabili...nei pressi di Querceta, lungo le vie Madonnina e Fiumetto”. Anche per la Madonnina il dato storico più attendibile risale però a non più di trecento anni fa. Il borgo si ingrandì ai fianchi della stradina romana, e le famiglie si moltiplicarono dando impulso soprattutto alle prduzioni agricole ed alla coltura dell’olivo.
Nella Contrada esiste una piccola chiesa edificata a partire fake rolex dal 1922 al posto di un antichissimo tabernacolo.

 

Fra leggenda e realtà

Una leggenda di carattere divino ci proviene dal lontano 1347 anno in cui, in un radioso mattino di primavera, una giovane contadinella di nome Geltrude (qualcuno vuole invece che si chiamasse Alba), mentre stava raccogliendo del fieno, fu quasi accecata dsa un raggio di luce proveniente da un vicino pagliaio. Incuriosita, la ragazza si avvicinò un quadretto della Madonna che rifletteva la luce solare. Il quadro fu esposto alla preghiera dei pellegrini in una marginetta lungo la strada che porta a Roma. La stessa marginetta, dopo quasi sei secoli, lasciò il posto all’attuale chiesina.

 

La Contrada oggi

Il volto urbano della Madonnina è rimasto intatto per molti anni e soltanto ultimamente si è registrata una certa espansione edilizia. Il “centro” dell’abitato rimane comunque lungo la via Aurelia e nei pressi dell’antico crocicchio, dove non a caso ha la propria sede, pulsa il cuore di questa generosa Contrada. Veste costumi giallo-azzurro che si rifanno al 1350-1450. La Madonnina è particolarmente agguerrita nella corsa del Palio, dove detiene il record di vittorie.

 

Contatti
https://www.contradalamadonnina.it/

 


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